mercoledì 28 novembre 2012
La SVOLTA - part 2 -
L'importanza di questo nuovo nostro corso sta principalmente nel rimettere al centro del nostro cammino alcune cose che spesso, per la fretta della nostra vita e per la contingenza che spesso ci condiziona, abbiamo accantonato. Ripristinare la centralità dell'uomo come entità sull'economia e sul concetto di numero, è una delle fondamentali ma non la sola. Riprendere in mano la principale motivazione che nel 2007 ci spinse a creare l'ASSO DI PICCHE cioè, essere palestra di idee e di stili di vita, essere comunità di uomini liberi e al contempo una "allegra brigata" pronta al cazzeggio! Ma quali idee ora devono essere il nostro faro? L'andare oltre gli steccati ideologici lo abbiamo già detto, ma dopo? La fase successiva è spingersi ancora oltre, riapppropriarsi del nostro destino attraverso la necessità della riscoperta del termine comunità - inizialmente sarà quella contigua a noi ma non poniamoci limiti - con particolare attenzione alla valorizzazione della diversità, contrapposta con la marmellata indistina di questi anni.
Indubbiamente queste sono scelte politiche "stricto sensu" infatti, l'apartiticità della nostra associazione è fuori discussione ma non l'apoliticità, alcun partito può rappresentarci - poichè non crediamo nelle dinamiche interne dei partiti e sul fatto che siano realmente un mezzo di democrazia - mentre il fatto di essere socialmente e culturalmente "contro" chi sostiene il governo dei banchieri, costituisce un connotato nettamente politico. All'interno del nostro progetto troveranno spazio - coordinate - tutte quelle correnti politico ideologiche che sono contro il liberismo e l'economicismo. Il socialismo (sia di stampo nazionalistico che internazionale), il sindacalismo rivoluzionario, l'ecologismo etc. Con i loro riferimenti culturali e sociali (penso a Sorel e Corridoni ad esempio ma anche Marx e Pound) possono essere quel collante dove i punti in comune sono il cardine della nostra azione. Mettere in evidenza ciò che ci unisce e valorizzarne la portata e lasciare in disparte ciò che ci divide in attesa di maturare una coscienza di gruppo tale da poter affrontarne i nodi senza rischiare inutili spaccature. Insomma, politicamente trasversali in senso positivo e non trasformistico. La politica deve essere cultura, con riferimenti e non fatta in relazione solo a poltrone. Cerchiamo di essere laboratorio di idee e megafono del "un altra società è possibile", di una società dove conti l'uomo come entità e non come numero e dove il denaro torni ad essere un mezzo e non un fine!
Riportare anche a livello di azione locale la dignità del lavoro, l'esaltazione di uno stile di vita meno consumistico, più frugale e dignitoso, lottare per il concetto che il successo si misura non con quanto denaro un uomo abbia ma con il suo grado di felicità. Sappiate che abbiamo dei nemici ovunque - come dicevamo siamo in una guerra anche se non "guerreggiata" - nei Media soprattutto, ai quali bisogna imparare a resistere! Prima necessità per la nostra RINASCITA è "REMARE CONTRO"! Con tutte le nostre forze e lottare per ripristinare spazi di luce in questa notte buia. Diffondere e spiegare la truffa del "Signoraggio bancario", sappiamo che non sarà facile ma noi siamo e saremo avanguardia, centro studi, palestra d'idee e quindi sarà quello il nostro compito.
Prendere posizioni dure e difficli da portare avanti ma non perchè non siano giuste, ma perchè dovranno resistere al bombardamento contrario e alla disinformazione della stampa e della tv. Uscire dall'euro subito, riappropriarci della nostra Sovranità sia politica che monetaria che una classe di politici servi e vili ha regalato al potere finanziario invisibile internazionale, distruggendo il futuro di una generazione solo per mantenere i loro privilegi ignobili e il loro alto, troppo alto tenore di vita. Non abbiamo messo l'asticella troppo alta cari amici, essere/agire è ciò che vogliamo, forse non risolverà granchè ma creerà sicuramente cultura e se ognuno di noi porterà dalla nostra parte un altra persona ne sarà valsa la pena. Potremmo organizzare eventi e convegni invitando uomini che molto più di noi possono aprire le menti, lottare con passione per il nostro futuro senza doverci poi pentire di non averlo fatto e di esserci arresi solo perchè ci era stato detto che non si poteva far nulla! Ribellarsi non solo è giusto ma e un dovere!
Nei prossimi giorni uscirà l'ultimo documento - la terza parte - nel quale ci saranno esplicati i nostri primi passi. Grazie e saluti Rinascisti!
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