martedì 15 gennaio 2013

CONFERENZA del 19.01.13 "Elezioni 2013...se li conosci li eviti" intervista a Emanuele Campilongo



Sabato 19 gennaio presso il Centro Sada – ex Cral Simmenthal – di Via delle margherite 167 ad Aprilia si svolgerà dalle ore 16.30, una conferenza organizzata dall’Associazione Culturale Asso di Picche dal titolo: Elezioni 2013, istruzioni per l’uso…se li conosci li eviti! Ne abbiamo parlato con il Reggente dell’associazione Emanuele Campilongo.

In cosa consiste questo convegno?
E’ un tentativo di mettere attorno ad un tavolo dei cittadini che si rifiutano di credere che esista solo una teoria economica, un solo modo di vedere il futuro e il mondo, una sola strategia per uscire da una crisi inventata a tavolino. Dobbiamo riappropriarci del nostro destino attraverso la necessità della riscoperta del termine comunità - inizialmente sarà quella contigua a noi ma non poniamoci limiti - con particolare attenzione alla valorizzazione della diversità, contrapposta con la marmellata indistinta di questi anni. E’ una battaglia di cultura, chi vorrà starci, intraprendere la nostra battaglia sarà il benvenuto basta che abbandoni per sempre qualsiasi "conventio ad excludendum" o pregiudiziale retaggio di un passato a cui dobbiamo guardare solo per evitare gli errori e non per attualizzare conflitti e divisioni. Chiediamo maturità. Abbiamo deciso di riappropriarci della prerogativa principale di una vera associazione culturale, cioè quella di unire e fare informazione, cultura e veicolare in modo produttivo e formante, la carica di rabbia e di insoddisfazione che regna incontrastata nella nostra società.

Ma nello specifico di cosa parlerete?
Prima di tutto chiederemo  di non sostenere la "banda bassotti", cioè PD+PDL+UDC+ Monti e tutti i suoi accoliti, che ci hanno portato a questo sfacelo! Cioè la continua perdita di Sovranità nazionale, distruzione dell'economia, distruzione e smembramento dello Stato sociale, dittatura delle banche e della grande finanza apolide. Noi non vogliamo esserne complici. Questa sarà una riunione delle forze popolari e alternative dove cercheremo di far capire che, non è importante quanto prenderà un singolo partito, ma quanti si affideranno alle forze che si oppongono alla continuazione di questa politica criminale! Noi siamo una associazione culturale e il nostro scopo non è quello di fare la campagna elettorale a nessuno ma, il nostro dovere è quello di fare cultura e informazione. Queste elezioni saranno uno spartiacque tra chi vorrà appoggiare chi ha votato la "riforma Fornero", la truffa del "fiscal compact" e del MES (Meccanismo europeo di stabilità), tassato praticamente tutto, depresso i consumi, insultato i giovani, umiliato i vecchi e ingrassato solo i padroni delle banche e della finanza straniera. Basta divisioni partitiche! Ognuno scelga ciò che vuole basta che - dal nostro punto di vista - non si affidi a coloro che hanno svenduto per due spicci il nostro Paese e che se torneranno a governare sono pronti a fare il "sacco" definitivo delle risorse dello Stato.
Secondo voi cosa ha portato a questa crisi?
La crisi è stata generata da politiche “privato” centriche e liberal-liberiste. Da una continua restrizione degli spazi democratici e dall’aumento indiscriminato della pressione fiscale, dalla perdita di sovranità politica e monetaria e soprattutto da modelli economici fallimentari ma spacciati per vincenti e da Media servi dei potenti che eliminano il dissenso oscurandolo.
Le vostre proposte?
Tornare alla moneta di popolo attraverso la nazionalizzazione della Banca d’Italia, uscita dal meccanismo criminale del debito, uscita dall'euro truffa e ritorno ad un sistema economico e industriale che privilegi l'economia manifatturiera e il ritorno al sistema delle partecipazioni Statali e ricostituire l’IRI.
Ma le leggi europee non vietano un intervento dello Stato in questi termini?
Infatti, però nessun politico di qualsiasi schieramento ci ha mai spiegato perché la Francia ha 14 settori industriali sotto la protezione dello Stato in quanto strategici, non privatizzabili e non soggetti al mercato. Loro si e noi no? Perché? Riteniamo che se la gente sapesse questo e ci riflettesse sopra aprirebbe definitivamente gli occhi e la smetterebbe di farsi prendere in giro. La nostra lotta è culturale, c’è la necessità di combattere contro un individualismo disumanizzante che fa solo il gioco dei potenti. Stare soli e rifiutare qualsiasi sbocco rivoluzionario e ribellistico per rifugiarsi in un comodo ma vile "tanto è inutile, cosa posso fare io?", non solo è un comportamento assurdo ma anche pericoloso. Stare soli vuol dire arrendersi mentre compattarsi, unirsi, fare blocco vuol dire combattere per cambiare o quanto meno impegnarsi per REMARE CONTRO e rendere la vita difficile a coloro che nelle stanze della finanza internazionale e della politica giocano a Risiko con le nostre vite e con il nostro avvenire. Bisogna imporre alla propria vita uno stile non nel senso della moda ma, dotarsi di fondamenta solide e che siano da esempio per tutti coloro che ci sono vicini e fanno parte della nostra vita. Per dirla con Plutarco, - che narrando del vecchio che si aggirava nello stadio durante le olimpiadi alla ricerca di un posto a sedere, attraversando il settore occupato dagli ateniesi ricevette derisione e nessuno si alzò per porgergli il posto mentre, arrivato al settore degli spartani vide alzarsi tutti, sia giovani che vecchi per proporgli il proprio posto - "tutti sanno quello che è giusto fare ma, solo gli spartani lo fanno"!
Quindi volete contrapporvi alla politica dei partiti o farne uno voi stessi?
Indubbiamente queste sono scelte politiche "stricto sensu" infatti, l'a-partiticità della nostra associazione è fuori discussione ma non l'apoliticità, alcun partito può rappresentarci - poiché non crediamo nelle dinamiche interne dei partiti e sul fatto che siano realmente un mezzo di democrazia - mentre il fatto di essere socialmente e culturalmente "contro" chi sostiene il governo dei banchieri, costituisce un connotato nettamente politico. All'interno del nostro progetto troveranno spazio - coordinate - tutte quelle correnti politico ideologiche che sono contro il liberismo e l'economicismo. Il socialismo (sia di stampo nazionalistico che internazionale), il sindacalismo rivoluzionario, l'ecologismo etc. Con i loro riferimenti culturali e sociali (penso a Sorel e Corridoni ad esempio ma anche Marx e Pound) possono essere quel collante dove i punti in comune sono il cardine della nostra azione. Mettere in evidenza ciò che ci unisce e valorizzarne la portata e lasciare in disparte ciò che ci divide in attesa di maturare una coscienza di gruppo tale da poter affrontarne i nodi senza rischiare inutili spaccature. Insomma, politicamente trasversali in senso positivo e non trasformistico. La politica deve essere cultura, con riferimenti e non fatta in relazione solo a poltrone. Cerchiamo di essere laboratorio di idee e megafono del "un altra società è possibile", di una società dove conti l'uomo come entità e non come numero e dove il denaro torni ad essere un mezzo e non un fine!


Intervista di Ara D.

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